Brubaker

C’è un vecchio film con Robert Redford, si chiama Brubaker, che se in apparenza può sembrare il tipico film di impegno sociale in realtà nasconde significati molto profondi. Ti fa capire come bisogna essere dentro la schifezza per capire realmente come vanno le cose. Devi entare dentro il sistema per poter pensare di cambiarlo. Così come Cristo entrò in questo mondo “di nascosto”, ingannando i Guardiani, allo stesso modo Robert Redford entra nel carcere travestendosi da detenuto…

Lì scopre delle terribili verità sul sistema di gestione di quel carcere ed inizia una sua personale crociata per riformare il sistema. Ci sono delle scene memorabili, come quella in cui Robert Redford riporta alla luce dei cadaveri nascosti nei campi della prigione, chiara allusione al potere cristico che risveglia le coscienze assopite nel sonno.

Ci vedo un grande archetipo cristico in questo film. Tra l’altro “baker” in inglese significa panettiere, fornaio, guarda caso. Proprio il pane moltiplicato da Cristo, benedetto e spezzato da Cristo nell’eucarestia e nell’ultima cena. E’ il simbolo del Suo corpo dentro di noi. Mangiare il pane significa nutrirsi del Cristo e reimmetterlo di nuovo al nostro interno in modo che Lui si alimenti per nascere da Sè stesso. E tutta l’Opera avviene con la cottura nel forno dell’Athanor. Melkizedek tra l’altro lo vediamo nella cattedrale di Chartres con la coppa di pane. Baker=Cristo-Melkizedek. Il panettiere che cuoce il pane nel forno è proprio l’archetipo del Cristo-Melkizedek. Attraverso il protagonista del film, il Logos scende nuovamente in campo per rivelare la Verità.

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